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giovedì 5 settembre 2013

Finalmente è arrivato il nuovo logo di "Yahoo!"

Si è fatto aspettare per diverse settimane, facendosi anticipare giorno dopo giorno da un logo sempre diverso, da ben 30 soluzioni che hanno anticipato quella finale, la prescelta. Finalmente è arrivato, il nuovo logo di "Yahoo!" è pronto ad affiancare il brand di Sunnyvale in ogni occasione.



L'azienda ha presentato il nuovo logo in un video che ne descrive tutte le linee fondamentali e la struttura portante, apparendo esattamente come il brand voleva che fosse: "fun, vibrant and welcoming".
Nonostante il cambiamento rispetto al passato, il logo mantiene alcune caratteristiche fondamentali:
  • Persistenza del colore viola;
  • Struttura dinamica e articolata;
  • Permanenza del punto esclamativo, marchio di fabbrica dell'azienda.
Il nuovo logo rappresenta la voglia di "Yahoo!" di rilanciarsi, dopo le acquisizioni di diverse startup come Flickr, come dimostrano le parole del CEO Marissa Mayer:
"Il nostro brand, rappresentato dal nostro logo, è stato valutato 10 miliardi di dollari. Perché, sebbene sia un momento di cambiamento, non è qualcosa che vogliamo affrontare con superficialità. Marissa Mayer – CEO"


mercoledì 4 settembre 2013

Atom Heart Mother - Digital Art

Tra le mie tante passioni, una delle più grandi sono certamente i Pink Floyd, arte e musica che si fondono tra le note di una delle più grandi band che la storia abbia visto, e ascoltato.
Famosi per le loro cover, i Pink Floyd hanno avuto la fortuna di collaborare con uno dei migliori grafici inglesi di sempre, Storm Thogerson, che ha messo la sua firme su vere e proprie opere d'arte.
Una di queste è certamente la copertina di "Atom Heart Mother", una vera genialata, una trova incredibile per un album incredibile.
Ho voluto quindi omaggiare i Pink Floyd e Storm Thogerson con una personale e modesta rielaborazione della tanto famosa "mucca" in una chiave alquanto moderna.


La storia è sempre con noi

Nonostante la millenaria storia dell'umanità sia fitta di avvenimenti più o meno significativi e determinanti per la razza umana, ancora oggi resta indelebile nelle menti, nei manoscritti e nei luoghi che l'hanno caratterizzata, divenendo quasi immortale.
È il caso di alcuni luoghi significativi della Seconda Guerra Mondiale, ritratti in vecchie fotografia dell'epoca e riproposte e sovrapposte a quelle dei tempi nostri. L'effetto che ne viene fuori è davvero incredibile, suscitando forti emozioni.
Ecco alcuni esempi:





Fonte: artlandis.tumblr.com

giovedì 29 agosto 2013

50 anni dopo "I Have a Dream"

50 anni sono passati da uno dei discorsi più profondi e significativi della storia dell'umanità, pronunciato a Washington da Martin Luther King. Un discorso pieno di speranza, ottimismo e ideali, un discorso che iniziava con una frase destinata a fare storia: "I Have a Dream".
A 50 anni da quel giorno, DNA Lab ha voluto celebrare con un Artwork la figura di Martin Luther King, assieme ad altri 5 lavori di altrettanti grafici:

DNA Lab

Pierre Emmanuel Godet
Serene Timoteo

10 errori che un graphic designer non deve commettere

L'esperienza, si sa, è fitta di errori alternati a soddisfazioni. In ogni attività si sbaglia, è lecito e normale, ma nessuno ci impedisce di imparare dagli errori degli altri per poterli evitare e superarli. Ecco che ci arriva in soccorso Shapebureau con una lista di dieci errori da non commettere mai:
  1. Svolgere un lavoro senza brief – lavorare senza aver raccolto indicazioni precise e dettagliate dal vostro cliente in merito al progetto è la prima cosa da evitare in ogni caso. Il brief deve essere la vostra guida!
  2. Lavorare senza contratto – evitate di lavorare solo sulla parola data. Mettete tutto nero su bianco: indicate il dettaglio dei lavori da effettuare, preventivo, tempi di consegna e modalità di pagamento.
  3. Non comunicare con il cliente – è l’errore più comune ed anche il più grave. Mantenete una comunicazione costante con il vostro cliente per avere feedback sul lavoro da voi svolto.
  4. Non studiare il target – il vostro obiettivo è quello di aiutare le imprese a vendere di più, non dimenticatelo, mai.
  5. Rimandare il lavoro – quando iniziate un nuovo progetto grafico portatelo a termine il prima possibile e soprattutto, rispettate i tempi di consegna.
  6. Non aggiornare le competenze – se rimanete fermi sulle posizioni acquisite sarete destinati all’insuccesso. Aggiornatevi sulle ultime novità del settore, fatelo costantemente.
  7. Lavorare subito con i colori – non usate da subito i colori e, soprattutto, se si tratta di un logo, disegnate in un primo momento in bianco e nero.
  8. Copiare – una cosa è prendere ispirazione, un’altra è copiare interi progetti grafici.
  9. Complicare – “less is more”. La semplicità e la sintesi sono doti sempre molto gradite.
  10. Perdere fiducia in se stessi – tutti possono sbagliare! Quindi, mai demoralizzarsi e ripartire subito…

mercoledì 28 agosto 2013

Come uccidere un grafico in 10 mosse


Eccovi un pezzo davvero divertente, ma tanto triste, quanto realista, sul mondo dei grafici e sui mille problemi che ne fanno parte.

1 – Microsoft Office

Quando dovete inviare al vostro grafico un documento, assicuratevi che sia fatto con una qualsiasi delle applicazioni di Microsoft Office. Versione Windows, se possibile.
Se dovete consegnare immagini, avrete più successo nel farli impazzire se, invece di semplicemente inviare un file JPG, incorporate l’immagine dentro ad un documento Microsoft Office, tipo Word o Powerpoint. Meglio ancora se dopo una serie di Copia e Incolla tra diversi documenti Office.
Non dimenticate di abbassare la risoluzione delle vostre immagini a 72 dpi, di modo che vi debbano ricontattare per chiederne una versione in alta risoluzione. Non mancate di obiettare alla loro richiesta di un file più grande, con la frase “Ma a video lo vedo benissimo“.Quando gli manderete la versione “a più alta risoluzione”, assicuratevi che le dimensioni siano almeno al 50% di quelle effettivamente necessarie.


2 – E-mail
Se state usando l’e-mail, per inviare le immagini, scordate di allegarle almeno una volta ogni tanto, attendendo la risposta del grafico, prima di reinviarle.
E se il grafico insiste perchè gli mandiate l’immagine allamassima risoluzione che avete, abbiate cura di prendere l’intera cartella di immagini RAW e, senza comprimerle con programmi perditempo tipo WinZIP o WinRAR, allegatele ad una mail. Al massimo su due, ma allegando sempre la stessa serie di immagini della prima e-mail.


3 – Font
Quando il grafico vi propone un font qualsiasi, come carattere principale, chiedete l’Helvetica. Se il grafico sceglie l’Helvetica, chiedete di usare l’Arial. Se sceglie l’Arial, chiedete il Comic Sans. Se sceglie il Comic Sans, è già a metà strada verso la pazzia, quindi il vostro lavoro è già ben avviato.


4 – Sfruttiamo gli spazi
I grafici tendono a lasciare spazi bianchi, inutilizzati, ovunque. Margini enormi, ampi spazi tra le lettere e tra le parole …
Vi diranno che lo fanno per aumentare la leggibilità, e che così il tutto avrà un look professionale e pulito.
Non credete a queste bugie. La vera ragione per cui lo fanno è per rendere il documento più grande, con più pagine, in modo che vi costi di più al momento di stamparlo. Perchè lo fanno? Perchè vi odiano, è chiaro.
Assicuratevi quindi di richiedere espressamente di metteremargini minimi ed il testo molto piccolo. Suggerisco anche di chiedere l’uso di molti tipi di font diversi. Richiedete espressamente che si usino delle clipart a corredo del testo. Chiedete molte figure (se non sapete come inviargliele, riferitevi al punto #1). Cercheranno di protestare e difenderanno le loro scelte ma non preoccupatevi, alla fine il cliente ha sempre ragione e accontenteranno tutte le vostre richieste.